Tra le patologie vascolari, quelle che vogliamo trattare in questa sede sono nello specifico le arteriopatie periferiche, caratterizzate da un restringimento delle arterie deputate all'irrorazione sanguigna degli arti superiori o inferiori e l'insufficienza venosa causata invece da una dilatazione dei canali vascolari (varici) e il malfunzionamento delle valvole deputate alla risalita del sangue dalle estremità verso il cuore. Sia nel primo che nel secondo caso le patologie vascolari determinano una alterata funzionalità circolatoria (arteriosa o venosa), una riduzione dell'apporto di sangue ossigenato ai distretti anatomici coinvolti e una sofferenza di tali distretti a causa della carenza di ossigeno e nutrienti, nonchè di accumulo di liquidi per maggiore permeabilità vasale.

La causa dell'arteriopatia è da riscontrarsi generalmente nell'aterosclerosi, fenomeno di indurimento dei vasi e formazione di placche ateromatose, aggregati di materiale lipidico (soprattutto colesterolo), proteico e fibroso che, a causa della posizione che occupano, impediscono il normale flusso sanguigno all'interno delle arterie. 
La causa dell'insufficienza venosa è invece riscontrabile nello sfiancamento e dilatazione delle vene e nella mancata capacità delle valvole, di cui queste sono dotate, di spingere il sangue venoso di ritorno verso il cuore.
A determinare il fenomeno dell'aterosclerosi sono diverse condizioni, tra cui:
l'ipertensione, l'ipercolesterolemia e l' ipertrigliceridemia, l'età avanzata ed il fumo di sigaretta, il diabete mellito e l'obesità nonchè alcune malattie infiammatorie, come il lupus eritematoso sistemico.

Per l'insufficenza venosa invece, dilatazione dei vasi e disfunzione valvolare hanno cause prettamente fisiche ed organiche, come il prolungato stato in posizione eretta, una ridotta  mobilità, lo stato gravidico e le disfunzioni ormonali.

L'eziopatogenesi così varia delle diverse malattie vascolari ci obbliga ad impostare un piano di cura diverso per singolo caso. In generale, nelle arteriopatie la terapia è finalizzata al trattamento dell'aterosclerosi e all'aumento della perfusione dei tessuti ischemici, con conseguente diminuzione della sintomatologia, mentre nelle insufficienze venose la terapia è finalizzata alla riduzione dell'edema correlato (gonfiore) e all'aumento della protezione e della tonicità dei vasi attraverso sostanze capillaroprotettrici e ad azione vasotonica, con beneficio sintomatologico conseguente (gambe più leggere e meno stanche).

Si ben comprende dunque, come anche per questa branca la terapia integrata preveda sia l'utilizzo di molecole fito-nutraceutiche ad azione mirata, sia un approccio nutrizionale adeguato per limitare condizioni predisponenti la malattia, come quelle dismetaboliche altamente lesive di diversi organi ed apparati.