L'importanza di impiego di una corretta terapia a scopo preventivo o curativo risiede nella sua capacità di produrre un effetto biologico finalizzato a prevenire una malattia, sconfiggerla o arrestarne o limitarne la progressione.
L'atto medico-prescrittivo risulta così essere la fase finale di un processo di visita in cui fase diagnostica ed esame obiettivo precedono una impostazione di cura razionale, generalmente basata su protocolli validati e riconosciuti.

Nei processi di cura, il corretto utilizzo di uno o più farmaci diventa la strategia terapeutica più importante anche da parte del paziente: nel caso in cui la terapia prescritta dovesse esser seguita male o con poca costanza oppure nei casi in cui si è costretti ad assumere più farmaci interagenti tra loro, aumenta esponenzialmente sia il rischio di inefficacia terapeutica che di tossicità iatrogena. In quest'ultimo caso si può incorrere a lievi disturbi transitori (effetti indesiderati e collaterali da farmaco) o ad un vero e proprio stato tossico molto più grave.

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L'inefficacia terapeutica e la tossicità da farmaci possono risiedere in un piano di cura prescritto in maniera incompleta o indicato in assenza di importanti informazioni talvolta non rese, come quelle relative all'impiego temporaneo e concomitante di altri medicinali o alla compresenza di altre patologie. Anche nei casi in cui, durante la cura, non si sia prestata attenzione alla revisione della terapia (quando necessaria) o alla corretta assunzione dei medicinali secondo piano prescritto si può incorrere ad un insuccesso terapeutico o ad una tossicosi da farmaco.

 

La progressione della ricerca scientifica ci consente oggi di valutare la reale efficacia di un piano terapeutico anche sulla base della risposta individuale di ciascun singolo paziente. Se è vero che la farmacologia classica si fonda sul meccanismo di azione di un farmaco su un sistema vivente biologico, è altrettanto vero che non tutti i sistemi biologici sono uguali: il corredo genetico, unico per ogni singolo individuo, ha la capacità di interferire quanto più, quanto meno, sulla effettiva risposta terapeutica data dall'azione del farmaco stesso.   

Ecco perchè, nella medicina contemporanea di Precisione, si ricorre oggi alla  Farmacogenomica, una scienza relativamente nuova, che combina la più classica farmacologia (lo studio di come funzionano i farmaci) con la più moderna genomica (lo studio del patrimonio genetico degli esseri viventi).

Si tratta in altri termini di capire come le caratteristiche genetiche possono influenzare la risposta ai farmaci e come sia possibile personalizzare le terapie, per esempio modificando il dosaggio di un medicinale o la sua modalità di assunzione, piuttosto che aumentarne l'efficacia quando addizionato ed integrato a fitoterapici e nutraceutici che agiscono sullo stesso bersaglio molecolare o riescono a mediare la risposta terapeutica sulla base di qualche “aggancio” di tipo genetico.   

Il consulto farmacologico e tossicologico è rivolto, così, a tutti i bambini, adulti ed anziani che in presenza di patologie acute o croniche già accertate e diagnosticate necessitino di un ulteriore supporto nelle fasi terapeutiche che preveda la presa in carico del paziente, l'interazione e il confronto con i medici di riferimento, la corretta consulenza nella gestione dei piani di cura, il monitoraggio dell'aderenza terapeutica e la migliore indicazione sia nell'eventuale completamento dei piani prescritti che nella loro revisione, anche nei casi di insuccesso o quando sia necessario implementare eventuale altra cura aggiuntiva in presenza di ulteriori patologie che nel frattempo si siano manifestate. 

L a consulenza farmaco-tossicologica non prevede fasi diagnostiche ed è rivolta a:
 

• pazienti in condizioni fisiologiche e in presenza di fattori di rischio

• pazienti in stati patologici acuti e cronici accertati e documentati

• pazienti adulti, pediatrici e geriatrici

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Si svolge secondo la comune pratica di anamnesi (storia clinica del paziente) e la valutazione obiettiva del piano terapeutico già assegnato o da seguire, verificando anche lo stato della condizione nutrizionale presente e indicando eventuali correzioni da apporre ai regimi interferenti il piano di cura. Segue l'indicazione del miglior percorso personalizzato, con tutte le prescrizioni necessarie a tempi e modalità di assunzione dei farmaci, revisione delle cure e modifica dei piani nutrizionali.