Nutrizione in convalescenza
e in corso di terapie debilitanti
Stanchezza, sonnolenza, affaticamento, debolezza diffusa:
sono tutte manifestazioni riconducibili all'astenia, una particolare condizione psico-fisica che colpisce soprattutto le persone anziane ed i pazienti in convalescenza dopo una malattia acuta o quelli che sono costretti a ricorre a terapie temporanee o croniche altamente debilitanti. Potrebbe essere il caso di pazienti reduci da una brutta influenza o il sintomo comune di pazienti trattati con antibiotici, antivirali, antimicotici, immunosoppressori e chemioterapici.
L’astenia è una sensazione di intensa stanchezza che comporta diminuzione della capacità di lavoro e affaticamento anche nello svolgimento di compiti che richiedono sforzi di lieve entità.
Si tratta di un sintomo presente anche in molte malattie: infezioni croniche, malattie endocrine (per esempio diabete, morbo di Addison, ipotiroidismo), anemie, malattie neuromuscolari, intossicazioni, neoplasie.
In quanto sintomo di una condizione più complessa, va trattata in maniera indiretta, individuando la causa che ne è all'origine. Generalmente gli stati patologici contribuiscono a debilitare l'organismo sottoposto ad un maggiore stress organico rispetto ai momenti di condizione di buona salute e ciò si ripercuote in fase di convalescenza, quando lo stesso organismo risulta completamente esausto. Il sovraffaticamento si riscontra, allo stesso modo, anche in corso di terapie debilitanti che potrebbero interferire con alcuni processi organici funzionali e metabolici fisiologici, causando una forma di cachessia che si manifesta con diminuzione della massa magra e grassa, perdita di peso, inappetenza, disidratazione, confusione mentale ed indebolimento fisico.
L'importanza di un riequilibrio nutrizionale in macro e micronutrienti, di un adeguato apporto di liquidi e sali minerali, vitamine ed oligoelementi sta alla base di ogni forma di deperimento qualunque sia la causa che l'abbia generato.
In questi casi, ad un buon piano nutrizionale è quasi sempre associata l'integrazione nutraceutica, che contribuisce in maniera ottimale al recupero degli stati astenici e cachettici, attraverso il ricorso a sostanze funzionali come i complessi vitaminici e amminoacidici.
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Complesso di Vitamine del gruppo B
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Carnitina e Creatina
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Acido ascorbico
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Arginina e Pappa reale
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Magnesio e Potassio
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Complessi proteici
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sono alcuni degli elementi più utilizzati in questi stati, opportunamente scelti e dosati in ogni singolo paziente