Patologie cardiocircolatorie
Le malattie cardiovascolari possono essere raggruppate in un unico macro insieme che riguarda tutte quelle patologie che colpiscono il cuore e/o i vasi sanguigni.
Tra le malattie più diffuse, quella sicuramente con maggiore incidenza è la malattia coronarica, che se sottovalutata oppure non curata in tempo causa angina pectoris e infarto miocardico.
Per semplicità di lettura possiamo raggruppare le patologie del sistema cardiovascolare in questo modo:
-
Angina pectoris
-
Infarto del miocardio
-
Scompenso cardiocircolatorio
-
TIA - Attacco ischemico transitorio
-
Ictus cerebrale
-
Malattia vascolare periferica
Le malattie cardiovascolari guadagnano il triste primato di essere la prima causa di morte in Italia, con circa 250 mila decessi l’anno. Non va meglio a livello mondiale con circa 7 milioni di morti all’anno per malattia coronarica.
L’aterosclerosi, cioè la formazione di placche di colesterolo nelle arterie, è la causa principale per lo sviluppo di malattie cardiovascolari. Queste placche ostruiscono le arterie limitando l’apporto di ossigeno e di sostanze nutritive a cuore e cervello, oltre che ad altri organi e tessuti dell’organismo.
In generale però esistono altri fattori di rischio, alcuni ereditari, che spesso sono legati ad un cattivo stile di vita. Di certo tra i fattori di rischio più incidenti devono esser considerati:
-
Ipertensione arteriosa (“pressione alta”, 25-30% della popolazione)
-
Dislipidemia (grassi elevati nel sangue, 25-30%)
-
Obesità o sovrappeso (10-15%)
-
Diabete mellito (elevati livelli di zuccheri nel sangue, 5%)
Questi fattori di rischio provocano una incidenza maggiore (da due a quattro volte in più per ognuno dei fattori) delle malattie cardiovascolari rispetto ad un individuo in buona salute. Il dato è ancor più allarmante quando sono combinati due o più fattori: in tal caso l’incidenza aumenta anche di 10-20 volte.
Essendo l’ipertensione arteriosa uno dei principali fattori di rischio per malattie cardiovascolari un monitoraggio della pressione è sempre raccomandabile, soprattutto per i soggetti a rischio
I fattori di rischio cardiovascolare possono essere identificati con esami e controlli di routine