Le patologie uro-genitali sono classificate nel loro insieme come malattie di due distinti apparati, quello urinario e quello genitale, spesso raggruppati insieme sia per la loro vicinanza ed interazione, sia per la loro comune origine embriologica e per l'utilizzo di strutture comuni, come nel caso dell'uretra maschile.
Sia dal punto di vista urologico che genitale le patologie correlate sono molte volte diverse in termini di eziopatogenesi e manifestazioni in uomini e donne proprio per la differente struttura anatomica e funzionale dei due apparati nei rispettivi sessi. Basti pensare quanto la comune cistite, quale patologia urinaria, abbia una incidenza nettamente superiore nel sesso femminile rispetto a quello maschile, per la vicinanza del meato uretrale (cioè il canale di sbocco delle urine) alle mucose vaginali e all'intestino.

Nell'uomo, le principali patologie urogenitali più diffuse sono rappresentate da:
- Uretrite ed infiammazione/infezione delle vie urinarie
- Iperplasia prostatica benigna (IPB)
- Prostatite
- Varicocele ed infiammazione/infezione testicolare
- Balanite

Nella donna, le principali patologie urogenitali più diffuse sono rappresentate da:
- Cistite ed infiammazione/infezione delle vie urinarie
- Sindrome dell'ovaio policistico
- Disturbi da menopausa
- Endometriosi
- Dismenorrea
- Vaginite

In comune tra i due sessi le patologie più rappresentative della malattia genito-urinaria sono:
- Infiammazione ed infezione delle vie urinarie e genitali (da batteri, virus e funghi)
- Calcolosi urinaria
- Malattie sessualmente trasmissibili
- Incontinenza vescicale

Come per le patologie gastroenteriche anche per quelle uro-genitali il ricorso alla medicina fitoterapica e nutraceutica e il riequilibrio nutrizionale hanno contribuito, negli anni, alla significativa riduzione della progressione della malattia e della sintomatologia correlata. Nella terapia clinica quotidiana, ad esempio, l'utilizzo di molecole fito/nutraceutiche come la Serenoa Repens per i disturbi prostatici e l' Inositolo per i disturbi legati alla policistosi ovarica è ormai divenuta pratica comune e diffusa raccomandata dai protocolli internazionali.